Arte Fiera 48: Scena Italia
7-9 febbraio 2025
(con Vip Preview su invito il giorno 6)
Dopo aver festeggiato mezzo secolo di attività nel 2024 con un’edizione memorabile, segnata dal ritorno di alcune fra le più grandi gallerie italiane e dalla presenza di un importante parterre di collezionisti, Arte Fiera rilancia.
Una nuova sezione per artisti e gallerie di ricerca, un programma speciale di ospitalità per curatori e critici stranieri
Per il terzo anno la governance di Arte Fiera vede affiancati Simone Menegoi nel ruolo di Direttore Artistico ed Enea Righi in quello di Direttore Operativo.
Quest’anno Arte Fiera è lieta di ospitare la prima edizione del Flash Art Italia Award, un riconoscimento che guarda all’intero ecosistema dell’arte in Italia con l’obiettivo di diventare il più prestigioso premio dedicato all’arte contemporanea nel nostro Paese.
L’artista Marco Abbamondi sarà presente ad Arte Fiera 2025 con la propria Galleria di rappresentanza Andrea Ingenito Contemporary Art con sede a Napoli e Milano, Padiglione B 25 / Stand A 47 con i lavori del progetto: La terra parla “collezione Lands Classic”.
Arte Fiera Bologna 2025
MAIN SECTION / Padiglione B 25 / Stand A 47
VIP PREVIEW
6 Febbraio 2025 / orario 12.00 – 21:00
Apertura al pubblico
7–9 Febbraio 2025 / orario 11.00 – 19:00
La Terra che parla
(Progetto Lands Classic)
Marco Abbamondi
La terra è il cuore pulsante di questo progetto artistico, un dialogo profondo tra natura e creazione umana. Ogni curva, ogni solco, ogni rilievo sembra raccontare una storia fatta di millenni, di mani che hanno modellato e di stagioni che hanno trasformato.
Realizzati con terre prese personalmente dall’artista nei suoi lunghi viaggi in Asia, Americhe, Europa, Africa, la collezione trasporta l’osservatore attraverso culture e paesaggi lontani, presentati però in una visione universale della natura e del tempo.
I colori non sono solo accostamenti cromatici, ma evocazioni delle stagioni, dei toni della natura, della luce mutevole che danza su campi e colline.
Questo progetto è una celebrazione della terra come madre e custode, un omaggio a ciò che è stato e a ciò che sempre sarà. È un invito a guardare oltre l’ovvio, a riscoprire il sacro nel terreno sotto i nostri piedi, a vedere la bellezza non solo nella forma ma nel significato che essa porta con sé dove il concetto di terra e territorio assume un valore metaforico: un dialogo tra culture, memoria e natura.
Le forme si gonfiano e si contraggono come il respiro stesso della terra, creando un territorio scultoreo che vibra sotto gli occhi di chi osserva. Non c’è competizione tra scultura e pittura, ma una fusione armonica che dona profondità e anima alla composizione.
Con questa collezione Abbamondi invita a riflettere sulla nostra relazione con il pianeta, le sue origini e i suoi infiniti cambiamenti.